Happy Ends > Bafiola
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Premetto che io abito a Bologna nei pressi dell'Ospedale Maggiore, in una zona ad intenso traffico e con una elevata densità abitativa.
Lo scorso mese di gennaio (il 19 precisamente) ero nel mio giardino ad aiutare mio zio a spalare la neve che quella mattina non sembrava voler smettere di cadere. La mia gatta, come sempre, stava accanto a me curiosa di ogni movimento. All'improvviso, il crollo di un piccolo gazebo di plastica che avevo in giardino (appesantito dalla neve), l'ha spaventata moltissimo, tanto da farla correre via lungo un giardino pubblico adiacente ad una grossa strada.
Dopo quello spavento, probabilmente è fuggita troppo lontano rispetto alla zona che solitamente "batteva" e, a causa della neve caduta, non è riuscita più a sentire "l'odore della via di casa" ed infatti quella notte non era rientrata.
Siccome la mia micia è abituata a stare fuori in assoluta libertà, era già successo altre volte che non rientrasse per la notte.
Mi sono allarmato veramente solo dopo che non l'ho vista fino alla sera successiva.
Da quel giorno ho iniziato, aiutato da un'amica e da mia madre, continue ricerche per tentare di ritrovarla.
Come prima cosa ho inviato una mail con le foto della gatta a tutte le persone che conosco, poi ho iniziato ad attaccare volantini con le foto ovunque, a partire da casa mia fino a coprire tutta la zona attorno per circa un 2 Km di distanza.
Ho poi messo un annuncio su internet nel sito di "Animali Persi e Ritrovati" e ho parlato anche più volte con persone che collaboravano con quel sito e che si occupavano in prima persona di tentare di aiutare la gente che come me ha smarrito i loro animali.
Ho da loro avuto tanti ottimi consigli su come procedere nella ricerca e su cosa fare nel caso avessi ritrovato la gatta (ad esempio come comportarmi con un animale sicuramente impaurito).
Nei giorni immediatamente successivi allo smarrimento, mi sono recato anche da tutti i veterinari della zona, (almeno una quindicina), a lasciare un annuncio con foto e recapiti telefonici.
Ogni giorno passavo speranzoso lungo tutte le strade a controllare se nei volantini qualcuno aveva strappato via il tagliandino con i numeri di telefono.
Ho telefonato ripetutamente al Comune di Bologna e ad Hera per sapere se nella mia zona erano stati raccolti dei cadaveri di animali, ma per fortuna sempre con esito negativo.
Sia io che mia mamma andavamo ogni sera e ogni mattina - scuotendo la scatola dei croccantini - lungo le strade, chiamando la micia ma abbiamo sempre trovato altri gatti ma mai lei.
Poi, ho preso dall'elenco telefonico (tramite la consultazione di elenchi on-line, ricercando progressivamente i nomi delle vie interessate ed i relativi numeri civici progressivi) tutti i numeri di telefono delle persone che abitano nei pressi di casa, (progressivamente fino ad un raggio di 1 km), e mia madre, ogni sera, telefonava a tutti per sentire se per caso avevano visto un gatto simile al mio.
Alla fine credo che avremo fatto oltre 500 telefonate.
Dopo qualche giorno sono iniziate ad arrivare tantissime segnalazioni telefoniche di persone che credevano di avere visto la mia micia... ogni volta correvamo fuori di casa "armati" di croccantini ma appena arrivavamo nella zona della segnalazione, ci rendevamo conto che il gatto avvistato assomigliava al nostro, ma non era lei.
Ho trascorso più di un mese così, tra telefonate, cartelli staccati da persone fastidiose che provvedevo subito a riattaccare (sono arrivati persino a staccare in continuo anche il manifesto che mettevo sul cancello di casa mia), annunci su internet, corse per controllare quando ricevevo delle segnalazioni di avvistamento, notti passate appostato con il cibo nelle zone in cui mi avevano detto per certo di avere visto un gatto come il mio, nonchè continue visite alle oasi feline della zona.
Spesso mi appostavo in auto nei posti dove "i gattari" danno da mangiare ai mici e stavo lì a lungo per vedere se arrivava a mangiare anche la mia gatta... ma non l'ho mai trovata!
Ho apprezzato e potuto constatare la grande umanità di tante persone che telefonavano anche solo per saper se avevamo notizie della micia, nonchè i preziosi consigli e disponibilità dei gattari e delle persone volontarie che prestano la loro collaborazione nelle oasi feline e che organizzano i siti internet per gli annunci di smarrimenti/ritrovamenti.
Tutte queste persone mi hanno dato non solo un valido aiuto materiale ma soprattutto un grande sostegno morale.
Per concludere, trascorso un mese e mezzo di ricerche continue, mi sono a malincuore rassegnato al fatto che non avrei più rivisto la mia amata gattina ed ho iniziato la ricerca di un nuovo gatto da accogliere in casa.
Verso il 20 di marzo, due mesi dopo che la gatta era scomparsa, ho ricevuto una telefonata da una signora gentilissima, che collabora con varie associazioni e istituzioni (tra cui oasi feline e con Animali Persi e Ritrovati) relative ad animali, che mi diceva di avere accolto dalla strada in casa sua, una gatta che dalla descrizione fornitele appunto tramite Animali Persi e Ritrovati (non aveva visto la foto), avrebbe potuto essere la mia...
L'unico problema che la signora abitava a San Lazzaro e quindi dal lato opposto della città rispetto a casa mia. Le probabilità che fosse lei erano molto esigue. La signora mi disse anche che il giorno dopo sarebbe venuta da lei un'altra signora che aveva deciso di adottare quella gattina smarrita.
In quel periodo ero abbastanza impegnato con il lavoro ed ero molto titubante sul fatto di andare a vedere un gatto ritrovato ad una simile distanza (20 Km).
Soprattutto non avevo più voglia di illudermi, come tante altre volte, che qualcuno avesse ritrovato la mia micia e poi trovarmi davanti un altro gatto ... ogni volta un'amara delusione da "mandar giù"!!!
Poi, convinto dalla mia amica che fino a quel momento mi aveva dato una mano nelle ricerche, ho deciso di ricontattare la signora ed andare a vedere la gatta...
La signora poteva solamente a tarda notte (sigh!)... non ci crederete ma sono andato con la mia amica a casa sua a San Lazzaro a mezzanotte. Le gentilissima signora mi ha addirittura accolto in casa sua (ero uno sconosciuto per lei) per mostrarmi il gatto.
Appena sono entrato ho subito visto in giro per casa un micio che assomigliava alla mia, ma non era lei. La signora mi ha detto "guarda che non è quello il gatto che ho trovato, quello che vedi è il mio gatto", "la gattina che ho trovato sta da vari giorni in una cuccia che le ho fatto dentro alla doccia".
Quando sono entrato nel bagno in casa della signora, la micina è uscita dal suo giaciglio nella doccia e non ci volevo credere, l'ho riconosciuta all'istante (sia visivamente che dal suo inconfondibile miagolio)... era la mia adorata gatta!!!
Ero così felice e non vedevo l'ora di portarla a casa da mia mamma che in quei mesi aveva sofferto come me per la perdita della micia.
Inizialmente era spaventata e pareva non avermi riconosciuto subito, ma appena giunti a casa le ho aperto la gabbietta (dove l'avevo riposta per il trasporto) all'interno del mio appartamento: sembrava impazzita dalla gioia!
Ha iniziato a correre - sicura e coordinata - nell'appartamento per verificare la presenza di tutti "i suoi angoli", passando dalla sua cassettina nel bagno alla sua ciotolina del cibo in cucina, alle sue ceste da riposo e poi... fusa in continuo per tutta la notte sul letto di mia mamma.
Insomma, una grande felicità sia per me, per mia mamma e per la micia!
Oggi, che sono passati già svariati mesi dal ritrovamento, la gatta è tornata quella di sempre, esce ancora in libertà e pare avere dimenticato quella triste esperienza ed io ogni volta che la guardo e gioco con lei ancora non mi capacito di averla ritrovata!
Resta e resterà sempre un mistero di come abbia fatto a finire a San Lazzaro, ma come ogni storia a lieto fine, penso che sia stata un incredibile magia che me l'ha fatta ritrovare!
Gianrico, Bafiola e Famiglia - Bologna (BO), 3 novembre 2005
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