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Foto di Scheggia

Scheggia è un gatto adottato. Dai vicoli dei bellissimi borghi marchigiani è arrivato a Milano, felice della sua nuova casa ma con lo spirito dell’avventura che lo caratterizza.
È sempre stato libero di uscire e tornare a casa ogni sera all’ora di cena, puntuale come un orologio svizzero, per poi riprendere le sue passeggiate il giorno seguente.

Una fresca domenica di metà ottobre, purtroppo, non è rientrato come al solito. Mi sono subito allarmata poiché mi sembrava alquanto strano questo suo ritardo. Ho cominciato a cercarlo attorno a casa, poi nelle strade circostanti, senza alcun esito. A mezzanotte ho deciso di sospendere le ricerche. Ho voluto, comunque, mantenere l'ottimismo, sicura di trovarmelo davanti alla porta la mattina seguente. Non è stato così. L’indomani ho ripreso dunque le ricerche… ma di Scheggia nessuna traccia. Ho deciso, allora, di “tappezzare” la zona di cartelli con la sua foto, così come consigliato dal sito dell’Associazione Animali Persi e Ritrovati, nella speranza di ritrovarlo al più presto.

I giorni passavano lenti senza avere notizie, con l’angoscia che mi attanagliava sempre più e qualche falso avvistamento. Ogni sera era diventato per me un rituale uscire a cercarlo, allontanandomi sempre più dalla zona, andando a cercare persino nelle colonie feline, con la speranza che si fosse aggregato con altri gatti, ma niente… E così ho continuato per lunghissimi 25 giorni e, giunta a quel punto, ho cominciato a perdere le speranze… era passato troppo tempo… Stavo cominciando a rassegnarmi all'idea che non l’avrei mai più rivisto…

Ma, ecco il miracolo!

Al 25. giorno arriva una telefonata: c'è un gatto che si aggira in un condominio non molto lontano, vagamente somigliante alla foto. Ricordo ancora, era ora di pranzo, ho mollato tutto, mi sono precipitata, munita di trasportino e croccantini, sul luogo dell'avvistamento. Nel frattempo si era allontanato, ho cominciato dunque a chiamarlo a squarciagola… Al richiamo della mia voce è apparso lui… quasi irriconoscibile, pelle e ossa… non smetteva più di miagolare e strusciarsi contro di me dalla felicità ed io ho cominciato a piangere come non facevo da tempo… quasi non ci credevo!

Siamo subito corsi dal veterinario per le cure immediate, era molto disidratato e sofferente: abbiamo dovuto alimentarlo con flebo e dieta liquida attraverso una siringa. Abbiamo riscontrato, purtroppo, che aveva subìto una frattura alla mandibola. Ha reagito, comunque, molto bene, quasi subito si è impossessato della ciotola d'acqua e non l'ha più lasciata e dopo circa una settimana ha cominciato a mangiare autonomamente.

Sono passati alcuni mesi, ormai Scheggia si è ripreso del tutto, nonostante abbia perso qualche dente, mangia di gusto la sua pappa, è diventato un gattone di oltre 5 kg. di peso, e soprattutto, sembra aver dimenticato completamente quella brutta avventura. Mai sapremo cosa gli è capitato.

Con questa emozionante storia a lieto fine, vorrei consigliare a tutti di non disperare mai. Mai perdere le speranze. Quando meno te lo aspetti, arriva il miracolo.

Grazie a tutti per i preziosi consigli ricevuti e per la solidarietà.

Un caloroso saluto da Rossana e Scheggia – Milano (MI), 25 giugno 2018




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