Happy Ends > Joy
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Joy è sparito domenica 12 ottobre.
La mia amica vicina di casa aveva rotto il forno e mi ha chiesto di poter
cuocere una torta nel mio ma avevo degli appuntamenti, le ho lasciato le
chiavi e sono uscita. Forse è stato nell'andare e venire ma quando
sono tornata Joy non c'era più, era uscito dalla porta di casa.
Mi avevano detto di averlo visto nel pomeriggio tardi nel cortile dei box,
allora abbiamo chiesto di aprire i box vicini al mio e ho fatto il giro
di tutti i box del cortile scuotendo i croccantini (suono a cui lui risponde
sempre) e chiamandolo, ma .......niente!!!! Poi sia io che mia figlia abbiamo
camminato nel quartiere per 2/3 ore chiamandolo, ma........niente!!!
Durante la notte non ho dormito, continuavo a guardare fuori dalla finestra,
al mattino ho iniziato a disperare (già due gatti mi sono morti sotto
le macchine) allora ho preso l'auto e ho iniziato la penosa ricerca sulle
strade con una feroce angoscia...niente!!!
Così ho dato inizio alla ricerca in giro per le strade appendendo
manifestini etc. Nel chiamare i veterinari, uno di questi mi ha consigliato
di contattare l'APER dicendomi che funziona benissimo. Mi sentivo persa
ma ho scritto subito, e mi è arrivata una mail di informazioni su
cosa fare estremamente dettagliate, ma ancor di più il conforto e
l'incoraggiamento di chi sa quale dolore sia la scomparsa del proprio animale.
Credo che questo supporto sia stato veramente l'unico insieme a alla proprietaria
di un negozio di animali, e sopratutto mi aveva ridato un pochino di speranza.
Ho fatto tutti i passi che mi hanno indicato, diciamo che in paese, ormai,
tutti sapevano che avevo perso il gatto, ho capito molto bene che l'informazione
ha una parte molto importante nella ricerca. Poi sono iniziate ad arrivare
delle telefonate ma nessuna mi indicava niente di preciso. Dopo 10 giorni
ho lavato le cassettine del gatto e messo via tutto, ero disperata e cercavo
di elaborare sia il mio lutto che quello di mia figlia per il nostro caro
amico che non c'era più. Mi sentivo disperata all'idea che fosse
finito in qualche fossato ferito e avesse bisogno di aiuto ma mi rincuorava
però il fatto che magari qualche famiglia lo avesse potto aver accolto
in casa con molto amore.
8 anni di vita vissuta insieme, dormire insieme etc non è poco. Ogni
tanto mi ritrovavo a desiderare tantissimo di poterlo abbracciare ancora,
parecchi qui in giro mi hanno vista piangere.
Poi, quando ormai avevo dato per persa l'idea di ritrovarlo, la vita iniziava
ancora a fluire un po' tristemente ma si andava avanti, un pomeriggio tardi
mia figlia mi ha chiamata sul cellulare e piangendo mi ha detto che c'era
una notizia bellissima, aveva ritrovato Joy, una forte, fortissima emozione
mi saliva dalla spina dorsale.
Ho chiamato subito un amico veterinario che mi ha dato chiare istruzioni
su cosa fare. Non ci crederete, ma Joy è rimasto per 13 giorni chiuso
in un box nel mio cortile senza acqua e senza cibo. Il box in questione
era il deposito di una tagliaerba ed era dalla parte opposta la mia abitazione
e quindi era almeno di 50 metri più in là ma lui non miagolava
e quindi nessuno l'ha mai sentito e non avevano riaperto il box da quella
domenica.
Poi una signora che abita nella mia palazzina quel giorno è scesa
a casa mia chiedendo se avevamo ritrovato il gatto, mia figlia ha risposto
negativamente e lei ha proseguito dicendo che sentiva miagolare e l'ha incitata
ad andare a vedere; lei è stata piuttosto riluttante, in quanto avevamo
già fatto il giro dei box ma sotto le pressioni della signora è
andata.
Infatti si sentiva un miagolio disperato. Individuato il box ed il proprietario
è andata nel palazzo di fronte a citofonare eccitatissima, il proprietario
è sceso, l'ha aperto e joy è schizzato fuori come un proiettile.
Quando sono tornata a casa non credevo ai miei occhi, Joy, che ha un bel
pelo bianco/rosa era sporco, magro magro e sopratutto aveva una deambulazione
molto incerta e lentissima. Ha bevuto più di mezzo litro di acqua
e zucchero e poi abbiamo iniziato a dargli da mangiare, poco perchè
anche lui preferiva bere piuttosto che mangiare. Avevo così desiderato
quel momento! Pensando di non poterlo più riabbracciare, i 2 giorni
successivi lo guardavo e mi sembrava di vedere un fantasma, una sensazione
davvero strana pensare di non vedere mai più nella vita qualcuno
(in questo caso il mio adorato gatto) e poi riappare.
Concludo questa felice avventura dicendo che mi sono sentita molto molto
sostenuta dall'APER, in tutta questa storia avere qualcuno che comprende
il tuo dolore e ti incita a cercare quando le speranze sono veramente nulle.
Ribadisco che solo chi ha sensibilità oppure conosce il dolore della
perdita del proprio amico può capire. E quando si dice "la speranza
è l'ultima a morire" è meglio crederci.
Grazie a tutti per l'aiuto ed il sostegno.
Cristina e Joy - Cernusco sul Naviglio (MI), 4 novembre 2008
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