Happy Ends > Mirtilla
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Ecco la storia di Mirtilla e dei suoi amici, dedicata a voi e a tutti coloro che non perdono la speranza di riabbracciare i loro beni più preziosi.
Non dico così per essere mielosa, ma effettivamente i nostri compagni a 4 zampe non ci tengono solo compagnia: sono in grado di alleviare le nostre sofferenze in una sorta di "riappacificazione" con un mondo, quello della natura, fatto di serenità e di sentimenti di affetto che poco hanno a che fare con certe cattiverie e maliziosità che invece costellano il mondo "umano" (vedi ultimi accadimenti di cronaca sul piccolo Tommy).
Comunque... come già preannunciato devo dire che molte persone mi hanno aiutato, con segnalazioni e/o accompagnandomi nelle ricerche e un pò mi hanno rinfrancato dalle idiosincrasie "cosmiche" che ogni tanto mi pervadono. Facendo parte, come volontaria, di un'associazione per la protezione degli animali, purtroppo di "orrori" ne vedo tanti e spesso. E la piccola Mirtilla arriva proprio da lì, dal gattile nel quale lavoro... anche lei abbandonata da piccola e svezzata da una nostra amica.
Era una micina sempre triste e, dato che ci aveva appena lasciato il nostro Teo (gatto fiv+ di 18 anni, morto di vecchiaia: incredibile!), avevamo deciso di prenderla con noi e di riportare il numero dei componenti della famiglia a 5: Muzio, un bel silver tabby con tre zampine; Pepe, che portammo dalla Calabria 3 anni fa (abbandonato), Mirtilla, Io e Alessandro. Ed è proprio lui che una mattina, uscendo per andare al lavoro, non si accorge che Mirtilla (che nel frattempo è diventata bella vispa) gli sguscia in mezzo alle gambe e rimane chiusa per mezza giornata sul pianerottolo delle scale (questo secondo la mia ricostruzione).
Torno a casa quella sera e i due "ragazzetti" mi guardano stupiti... Mirtilla non c'è... non c'è negli armadi... non c'è sotto il letto... non c'è dietro la cesta della roba da stirare... in nessuno dei suoi nascondigli!!!!! Ok è fuori... Orrore!!
Lei non era mai uscita... era ancora piccola e poi stava cominciando ad andare in calore... volevo aspettare...
Chiedo ai vicini... e l'unica che mi da una risposta è la mia vicina di pianerottolo che mi confessa di averla vista spaventata sulle scale (e non ha fatto niente?????!!!!), qualcuno poi ha aperto la porta che dà sui box e Mirtilla si è volatilizzata... incredibile: l'ho cercata dappertutto, ogni anfratto, ogni cespuglio, ogni angolo di giardino: il nulla...
Alle due di notte ero in giro ad affiggere volantini per tutto il quartiere, a chiedere a tutto il vicinato: un fantasma!!! Poi la presidente della mia associazione mi consiglia di scrivervi e mandarvi la foto: era ora di cercarla anche fuori dal residence, la mia preoccupazione aumentava mentre vi scrivevo: fuori ci sono le macchine, le persone che avvelenano i gatti, i cani ...i mostri!!
Ho pianto per 6 gg., non dormivo, non mangiavo, mi sembrava di vivere un incubo, mi sognavo che lei era nel giardino... che non era vero. Tutto il giorno pensavo che lei aveva bisogno di me e non mi trovava...
Per di più in quei giorni aveva letteralmente diluviato un paio di volte. Voi poi mi avete chiamato, siete stati tempestivi, mi avete consigliato gli orari di "caccia" dei felini, quanti volantini appendere e dove.... siete stati bravi!!! La seconda notte di appostamento (in quelle fasce orarie) Mirtilla era lì, vicino alla siepe dei campi da tennis, terrorizzata, però era vero: non si era allontanata di tanto, era vicino a me... in un raggio di 500m... al secondo avvistamento sono riuscita ad avvicinarmi...
In effetti la prima volta non mi deve neppure aver riconosciuto: forse abbinava la mia voce nell'ambito domestico e lei fuori era come ubriaca e spaesata.
Era molto magra la mia piccola, non deve aver mangiato molto... anche se io mettevo fuori dal giardino una ciotola con i suoi croccantini preferiti: quelli di Pepe; però chissà se li aveva mangiati lei o qualche altro gatto!!! Aveva addosso zecche e quando, dopo che si era tranquillizzata per un giorno, l'ho portata dal veterinario ho scoperto che aveva anche un bel febbrone...
Non credo che gli animali abituati in casa se la sappiano cavare poi così bene all'esterno... forse sono solo dicerie... o forse dipende... ma sul fatto di sentirmi dire: "ma sì, son gatti, se la cavano", non ci credo, lei aveva paura...
Ha realizzato di poter stare tranquilla solo quando è entrata in casa, mangiava (famelicamente) e mi baciava... poi è crollata di sonno. Un sonno profondo e sereno, fino a che di soprassalto si è svegliata e mi ha seguito, barcollando di stanchezza, in ogni mio spostamento per la casa... poverina deve aver vissuto un profondo senso di abbandono!!!
Pensate a quelli che li abbandonano volutamente!!!! Non riuscirò mai a capire il loro animo, e pensare che ho studiato psicologia!!!
Un saluto e un grazie ancora di cuore, spero di poter esservi utile nella ricerca dei nostri amici che si sono persi.
Un ringraziamento particolare anche alle mie amiche Valentina e Paola che mi hanno aiutato nelle ricerche (spesso notturne).
Un abbraccio di conforto a chi ancora aspetta il proprio amico, che forse non è poi così "lontano"!!!!
Monica e Famiglia - Arese (MI), 4 aprile 2006
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