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Happy Ends > Mirò


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Foto di Mirò

Un tardo pomeriggio di fine aprile il mio pappagallo cenerino di nome Mirò aveva deciso di volare via.

Abito a Roma e vederlo andare lontano fra i palazzi mi ha spaventata: come farò a ritrovarlo in questa grande città?

Era successo altre tre volte che lui prendesse il volo ma eravamo al mare in un piccolo centro dove ci si conosce, non ci sono troppi rumori e tutto sembra più semplice.

L'ho seguito con lo sguardo e poi sono subito andata nel punto dove lo avevo visto, sono scesa dalla macchina e ho cominciato a chiamarlo, a fare i suoni che normalmente facevamo... nessuna risposta.
La sera avanzava e sapevo che a quell'ora era inutile continuare a cercarlo.

La mattina seguente, dopo una notte insonne, sono uscita alle 6,30 per evitare i rumori del traffico: questa volta ho fatto un giro più ampio fermandomi a distanza di cento metri: nulla!!!

Non credevo che la scomparsa di Mirò potesse provocare un "terremoto" emotivo così forte: non riuscivo a pensare ad altro che ai pericoli in cui poteva andare incontro, il silenzio della casa, i suoi giochi, i ricordi delle parole e dei suoni... tutto mi faceva venire una grande tristezza.

Mio figlio con una sua amica, in due, si sono informati, hanno trovato "Animali Persi e Ritrovati" e hanno mandato la richiesta di aiuto; hanno poi stampato dei volantini che sono stati attaccati nel quartiere (la mattina dopo erano scomparsi: vengono regolarmente staccati, non so proprio perchè!).

Ho fatto una segnalazione alla polizia, qualche telefonata e basta perchè era festa ed era tutto chiuso. Tutto il giorno, ad orari diversi sono andata in giro chiamando e fischiando e guardando all'insù ma purtroppo nessuna risposta. Probabilmente ho fatto l'errore di privilegiare una zona rispetto ad un'altra, concentrandomi su di essa (si impara sempre qualcosa dagli errori).

Cominciavo a perdere le speranze, la tristezza si "tagliava col coltello" (come ha detto mia nipote), sono andata sulla pagina delle "Happy End" di Animali Persi e Ritrovati dove, tra tutte le storie di cani e gatti, ne ho trovato anche due che riguardavano dei pappagalli: ho letto e riletto le storie e lentamente la speranza è rinata, ho letto anche i consigli utili che utili proprio sono stati.

La mattina successiva di buon ora sono uscita e, allargando il raggio di azione, ho consegnato e attaccato volantini in ogni bar, portineria, ufficio, negozio: ho trovato simpatia e solidarietà, curiosità; ho telefonato alla Lipu (Lega Italiana Protezione Uccelli), ho telefonato al Messaggero facendo stampare un annuncio.

Stavo andando allo Zoo quando arriva una telefonata:"forse è stato ritrovato Mirò, ce l'ha la Forestale". Il cuore ha fatto un balzo, mi sono messa subito in contatto con la Forestale ma nessuno sapeva niente però una gentilissima signorina di quell'ufficio mi ha promesso di farmi avere notizie e così è stato.

Sono andata dove mi avevano detto: ho trovato persone gentili, professionali, che mi hanno rincuorato ma non sapevano molto; comunque ad un certo punto
hanno detto di recarmi in un certo ufficio abbastanza distante dalla mia casa perchè lì avrei trovato Mirò.

Sono andata ma ancora non ero certa che fosse proprio il MIO Mirò!!!

Quando sono arrivata in questo grande ufficio con la gabbia tutti sapevano cosa ero venuta a fare!! Incredibile!!!

Entrata nella stanza indicata ho visto una scena stupenda: quattro signore intorno a Mirò che tranquillamente stava sul braccio di una di loro con un boccone in bocca tutto felice e contento di tutte quelle attenzioni.

Mi hanno raccontato che la mattina, hanno visto davanti alla finestra un uccello che avevano scambiato per un piccione ma poi a ben guardare hanno notato che era un po' strano, hanno aperto e lui è entrato; quale meraviglia trovarsi di fronte un uccello parlante che fischiava l'inno nazionale!

Hanno pensato fosse scappato da una caserma così hanno telefonato alle caserme poi ad altri enti e finalmente... io ero lì.
Prima di essere sicure però che io fossi la proprietaria mi hanno fatto domande sottilmente (nemmeno tanto) indagatrici!!!

Ma era evidente che Mirò mi conosceva: è subito venuto da me ed è salito sulla mia testa (ahimè!) come fa sempre. L'ufficio era un disastro ma le signore erano felici ed emozionate e questo mi ha dato veramente gioia e calore.

Mentre lo riportavo a casa nel corridoio dell'ufficio si fermavano tutti: mi hanno detto che per tutta la mattina c'era stato un andirivieni continuo per vedere quel "fenomeno".

Ho imparato molte cose da questa esperienza ma soprattutto che la solidarietà esiste e che i buoni sentimenti sono sempre presenti: basta dargli l'occasione
per uscire allo scoperto. Grazie a tutti!

Valeria e Mirò - Roma (RM), 2 maggio 2006




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