Happy Ends > Artù

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La storia che segue ha avuto un inizio particolare. La Famiglia di Artù, invitata per e-mail, come di prassi, a verificare i dati del form compilato e depositato in attesa di convalida sul server, non si rendeva conto di continuare a confermare ripetutamente i dati inesatti da lei stessa forniti e a non lasciarsi rintracciare telefonicamente per un controllo incrociato.

Fu così che, rattristati che avessimo probabilmente a che fare con dei "bufalari", decidemmo di far capire a queste persone in che cosa consiste il nostro quotidiano lavoro ed escogitammo una "punizione esemplare"... decidemmo di metterle in copia a TUTTI gli appelli che di giorno e di notte mandiamo alle Mailing List in tutta Italia...

Ci vollero altri tre giorni prima che capissero che abbiamo bisogno di un minimo di collaborazione attenta&attiva. È troppo facile compilare semplicemente un modulo su internet e fornire dati sbagliati, anche in buona fede. La qualità del nostro lavoro richiede anche questo tipo di impegno, un servizio che va ben oltre dal mettere a disposizione un semplice sito web.

Adesso Artù è fortunatamente di nuovo a casa e la Famiglia è rimasta pure nella Mailing List. Ovviamente della propria provincia di residenza...! :-))))))))))

Il Team di Animali Persi e Ritrovati
www.animalipersieritrovati.org
www.aper.info

Artù arrivò a casa nostra, a Milano, portato da nostra figlia Sara insieme al nipotino Tobia.

Era un gattino che aveva poco più di uno/due mesi ed era un trovatello, un maschio di colore bianco e nero con il pelo lungo tipo norvegese con delle zampe larghe e il pelo anche sotto le zampe. Il nome gli venne dato da mia figlia e anche se noi inizialmente non eravamo molto d'accordo nel tenerlo, alla fine lo accettammo. Ora Artù ha sette anni e da un anno viviamo a Bergamo, settimanalmente viene con noi in montagna dove se ne va libero per prati e boschi.

Artù si era abituato a viaggiare e quindi quando siamo andati, il 4 maggio, da Sara che ora abita a Molli nel comune di Sovicille sulle colline senesi, l'abbiamo affidato, nella sua gabbietta, a nostro figlio Michele che ci precedeva di un giorno con la sua auto nel viaggio. Arrivato a destinazione in questa piccola frazione, ha aperto la gabbietta e nel tempo di sistemare i bagagli, Artù scomparve.

Questa piccola frazione è composta da un blocco di case che una volta costituiva una pieve in cima a una collina ad un'altezza di 600 metri e intorno c'è solo una gran distesa di prati e boschi.

La ricerca venne subito fatta da mio figlio e da suoi amici ma di Artù nessun segnale. Io e mia moglie arrivammo a Molli il giorno dopo e per due giorni battemmo i boschi e le località vicine ma niente. Ritornammo la settimana dopo e ricominciammo la ricerca allargando sempre più il raggio d'azione. Attaccammo volantini e chiedemmo alle persone l'eventuale avvistamento di Artù, ma anche queste due giornate non dettero nessun risultato. Ritornammo a Bergamo delusi ma comunque con la speranza che qualcuno prima o poi ci avesse telefonato.

E la telefonata arrivò domenica 4 giugno, esattamente un mese dopo la fuga di Artù, da parte di mia figlia che aveva trovato Artù. Mi disse che percorrendo con la propria auto una strada di pianura, strada che si trova ai piedi della collina di Molli, vide Artù fermo sopra un muretto e che, fermata l'auto, lo chiamò. Artù si fece avvicinare e così lo caricò in auto, aveva ancora il collarino rosso.

Quindi, dalle nostre supposizioni, Artù forse spaventato e disorientato al suo arrivo, era scappato verso il bosco e, vagando per un mese, era sceso dalla collina dirigendosi verso il centro abitato in pianura dove è stato ritrovato. La distanza in line d'aria è di circa 4 Km.

Ora si trova a Bergamo con noi e si comporta come se niente fosse successo. Noi siamo felici di riavere con noi il nostro amico. Per un mese non abbiamo mai perso le speranze di ritrovarlo e il caso vuole che a ritrovarlo sia stata nostra figlia che per la seconda volta lo ha portato a casa.

Giuseppe, Artù e Famiglia - Bergamo (BG), 6 giugno 2006

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