Aiutaci con l'emergenza Terremoto



Vuoi un regalino divertente?

Acquista MagnifiCat

APER diffida i media

Lettere di Denuncia > Beniamino




Continua la serie delle lettere di denuncia inviateci dagli utenti. Questa volta è il turno di Roma e il seguente resoconto racconta una storia ancora "aperta", iniziata sul nostro stesso sito il 6 aprile 2005 e giunta ad una amara svolta appena un mese fa.

Restiamo in fiduciosa attesa che gli enti competenti, direttamente coinvolti e che REGOLARMENTE RICEVONO TUTTE LE NOSTRE SEGNALAZIONI (tra cui proprio l'Associazione Volontari di Porta Portese, nonchè la ASL responsabile per il Canile della Muratella) provvedano a risolvere la situazione.

Roberta Pinto, Direttore dell'Ufficio Diritti Animali di Roma e l'Onorevole Monica Cirinnà ci leggono in copia, in via del tutto eccezionale e a sostegno della causa.

La Famiglia di Beniamino, che ci ha formalmente incaricati di riferire qualsiasi risposta relativa al loro caso, richiede che venga applicato l'articolo 2 della legge quadro 281/1991 che prevede che, per quanto un animale trovato vagante debba giustamente essere reso identificabile mediante tatuaggio/microchip, debbano trascorrere comunque tassativamente 60 giorni dalla data del ritrovamento prima che un cane possa essere definitivamente ceduto a privati che diano garanzie di buon trattamento o ad associazioni protezionistiche.

Il Team di Animali Persi e Ritrovati

Lo scorso 23 aprile 2006 ricevevo un sms *long* dal numero 338.9405059 e che dice: "SALVE SONO MONICA UNA VOLONTARIA. è STATO TROVATO A LAVINIO UN COCKER IDENTICO A QUELLO DA VOI SMARRITO TEMPO FA... POTETE TROVARE LA FOTO E L'ANNUNCIO SU WWW.ANIMALIPERSIERITROVATI.ORG. SE INVECE LO AVETE RITROVATO SCUSATE IL DISTURBO."

La chiamai subito e mi disse che il cane era stato trovato da un "certo" Manuele, il quale aveva provveduto a portarlo dal veterinario e poi in un negozio di toelettatura "IL TEMPIO DEGLI ANIMALI" a Lavinio (RM).

Monica ed anche Manuele ci raccontarono che il cane zoppicava, che era pieno di zecche... insomma che era ridotto male e che quello stesso giorno era stato dato in adozione a due coniugi anziani a cui il canile aveva rifiutato un cane (come riferito da Monica) e che era stato pure microchippato (come ci è stato confermato dall'anziano signor Antonio anche se non sappiamo dove fosse stato microchippato e da chi).

Dalla prima descrizione sommaria non sembrava Beniamino, ma il giorno 26, mio figlio confrontando minuziosamente le foto insieme ad un'altra persona che ben conosceva il nostro Benny, constatò senza ombra di dubbio che era proprio il nostro cane, e successivamente me ne sono accertata anch'io.

A questo punto, sicuri che fosse il nostro cane, inspiegabilmente scomparso dal nostro giardino un anno fa, sono nati i problemi di reticenza da parte di questo Manuele o Emanuele che sosteneva di non conoscere l'indirizzo e il numero di telefono di chi aveva il cane. Insomma ci negava la possibilità di vedere l'animale finchè, tartassato da mio figlio, questo ragazzo si fece scappare l'indirizzo: Via Mosca, sostenendo però di non ricordarsi assolutamente il civico (???!!!!).

Mio figlio si recò così in Via Mosca sperando che portassero il cane a passeggio e fortunatamente in un parco lì vicino, vide Beniamino che, sentendosi chiamare, tirò il guinzaglio e andò incontro a mio figlio. L'anziano signore che lo aveva adottato si commosse molto nel vedere la gioia e le feste che il cane faceva a mio figlio, il quale mi chiamò pure facendogli sentire la mia voce. Benny si buttò pancia all'aria, cosa che faceva sempre quando gli parlavo al telefono.

A questo punto il signore sembrò disposto a rendercelo a condizione, però, che noi gli procurassimo un altro cane... che fosse cocker... e che gli lasciassimo entrambi i cani per qualche giorno...!!!

Strano ma vero, riuscì a trovare subito un cocker di circa 8 anni, adottabile; felice, la sera chiamai il signor Antonio che mi disse invece che non aveva più nessuna intenzione di rendermi il cane che ormai considerava suo, e che anche Emanuele gli aveva detto di tenerselo e che se davvero volevo bene al cane, dovevo essere contenta che l'avesse preso lui e che ormai gli si era affezionato...!

MI CHIEDO:

  1. come mai Beniamino non è stato portato e trattenuto al canile?
  2. perchè il cane è stato "appoggiato" al negozio di cui sopra senza che venisse presentata da parte di Monica una regolare denuncia di ritrovamento quando da comunicazioni successive è emerso che lavora a stretto contatto con l'Associazione Volontari di Porta Portese che cogestisce con la ASL il Canile Comunale della Muratella e che quindi ben dovrebbero conoscere l'iter?
  3. perchè nonostante si valutasse la possibilità che il cane fosse nostro e avvisandoci pure, il cane è stato microchippato senza avvisare l'anziana coppia che forse si sapeva di chi fosse il cane e che si stava cercando di rintracciare la famiglia (dimostrabile anche grazie a corrispondenza intercorsa tra Monica e APER)?
  4. da chi è stato microchippato Beniamino?
  5. come mai era stato negato un cane dal canile alle stesse persone a cui poi è stato concesso di microchippare il cane senza che ne venisse accertata la provenienza e senza che venisse annotato che il cane era appena stato rinvenuto???
  6. perchè mi era stato segnalato il ritrovamento di Benny da Monica (e a suo dire dietro consiglio di Cinzia C. dell'Associazione Volontari di Porta Portese), se poi nessuno, nè l'Associazione Volontari di Porta Portese nè la ASL mi hanno aiutata a rientrare in possesso del mio cane???
  7. perchè è stato tutelato il signor Antonio e io no???
  8. perchè devo rinunciare a Benny e Benny a me, nonostante che ci sia una legge a nostra tutela e che io sia in grado di esibire la documentazione necessaria che dichiara la mia legittima proprietà???

Spero mi possiate aiutare e vi ringrazio per tutto quello che riuscirete a fare per me ed il mio amico Beniamino!

Matilde e Beniamino - Roma (RM), 31 maggio 2006





Uso consentito su autorizzazione di: www.animalipersieritrovati.org