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Lettere di Denuncia > Mio




Foto di Mio

Egregio Signor Direttore,

la nostra Associazione aiuta animali e persone che si sono smarriti a ritrovarsi, gratuitamente.

Siamo una delle tante realtà che, nonostante i tempi tristi, confidano nella bontà dell'uomo, nella sua capacità di emergere dai meandri bui della storia: figli di una entità superiore che ci ha fatti nascere bruti ma da seme divino, offrendoci il tempo per crescere e la possibilità di essere d'aiuto agli altri e a noi stessi.

Così oggi scriviamo alla Vostra redazione chiedendoVi di aiutare una famiglia umana residente a Foggia che non è solo alla disperata ricerca di Mio, un gattino bianco e nero, ma che si vede confrontata quotidianamente anche con l'indifferenza della gente, con il sarcasmo degli adulti e con la crudeltà dei bambini. Aiutateci a trasmettere quei valori che la nostra società a parole sembra largamente condividere ma che, nei fatti, troppo spesso lascia disattesi.

Amplificate la nostra preghiera di accantonare l'insensibilità e di lasciare posto alla compassione, nel più puro senso del termine. Aiutateci a dire agli adulti che l'affetto, provato anche per un animale, non va messo in discussione o nemmeno solo sminuito. Sostenete il nostro appello rivolto ai genitori: insegnate ai vostri figli a non stracciare i volantini appesi per le strade. Volantini in cui si chiede l'aiuto della gente per ricomporre una famiglia che si definisce felice perchè ama anche un gatto.

E chiediamo ai genitori di avere cura dei loro figli e di non lasciarli soli, erranti e senza buon esempio. La famiglia di Mio ci ha raccontato di una banda di ragazzini che ha fatto del male ad un gattino, forse lo ha addirittura ucciso, non si sa se sia stato Mio o un altro animale. Forse un racconto da sbruffoni ma anche coloro che inizialmente sembravano poter essere testimoni, si sono rinchiusi ben presto in ciò che può essere interpretato come un vigliacco guscio di omertà.

E se Mio invece non fosse stato seviziato, massacrato, ucciso? Se qualcuno lo avesse trovato, trattenuto, ci si fosse affezionato? Quanto valgono 15 anni di affetti, di una vita comune? Quali sono le parole giuste per trovare, spiegare, convincere chi trattiene Mio a restituirlo al Suo amore, alla Sua Famiglia? Quanti libri bisogna scrivere ancora, quanti documentari mostrare alla televisione, quante lezioni tenere nelle scuole per spiegare che le persone e gli animali provano sentimenti che vanno difesi, rispettati? Ex equo.

È inutile, assurdo, ridicolo voler incolpare gli altri per la gravità dei nostri tempi se l'educazione alla civiltà si ferma dentro casa nostra, negandola ai propri consimili e agli animali.

In nome di Mio ma soprattutto di chi cerchiamo di aiutare ogni giorno, Vi ringraziamo per voler pubblicare questa lettera e la foto di Mio. Nella speranza che a leggere ci siano, oltre ai balordi malintenzionati e alle persone che dovrebbero imparare a rispettare e ad aiutare il prossimo, proprio coloro che potranno aiutare Mio a tornare a casa.

Questa lettera è stata inviata alle redazioni locali de: La Gazzetta del Mezzogiorno, Il Corriere della Serra, Foggia&Foggia e agli iscritti delle nostre Mailing List.

Grazie per l'attenzione.

Raffaela Millonig e il Team di Animali Persi e Ritrovati





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