TATUAGGI E MICROCHIP NON ISCRITTI O NON CONTROLLATI... > Jack
Jack come tutte le mattine era rimasto in giardino, come sempre succedeva,
mentre il resto della famiglia si recava al lavoro. Era il 2 settembre del
2004 e mai avremmo pensato che poche ore dopo, al rientro a casa per la
pausa pranzo, ci saremmo trovati senza Jack e senza il suo festante scodinzolio.
Ma come aveva fatto a uscire? Jack è un Mastiff, quindi di taglia
grande e dal mantello tigrato ma fino a quel giorno non era mai capitato
che avesse aperto il cancello per poi uscire da solo. E Jack non era proprio
quello che si potrebbe definire un cane che passa inosservato...
Iniziarono subito le ricerche e incominciammo a interpellare amici e vicini.
Nessuno aveva notato quel misterioso qualcuno che evidentemente aveva aperto
il cancello facendo uscire Jack. Ma poi anche perchè un gesto così
inconsulto?
Una conoscente che non smetteremo mai di ringraziare per lo spirito di iniziativa,
riportò la segnalazione di smarrimento anche a voi di Animali Persi
e Ritrovati e l'Associazione si mise in contatto con noi di lì a
poco. Ricevemmo istruzioni dettagliate che spiegavano quanto fosse necessario
realizzare dei volantini, cercare con metodo e contattare anche il canile
locale.
E così fu: con un bel volantino alla mano che descriveva Jack in
ogni particolare e che dava indicazioni sul suo tatuaggio, come rintracciarci
e corredato pure di foto, ci recammo pochi giorni dopo lo smarrimento anche
al canile di Travacò Siccomario e di Pavia.
Di Jack comunque non c'era traccia, le ricerche continuavano ma nessuno
lo aveva visto. E il tempo passava. A turno ogni componente della famiglia
cercava di controllare determinate aree della città, continuava la
distribuzione dei volantini e si sperava che Jack non si fosse cacciato
nei guai o che non fosse finito in cattive mani. Già...
La svolta ci fu, praticamente esattamente un mese dopo, quando ci fu segnalato
che il cane era custodito presso il canile di Vistarono (canile privato
dove vengono dati i cani persi in adozione). Alla riconsegna del cane ci
veniva comunicato che l'animale era stato ritrovato a Travasò una
settimana dopo la sua fuga ed era stato consegnato al canile di Pavia ove
ci avevano negato per ben TRE volte di aver ritrovato un cane della razza
Mastiff (incredibile, non volevano darcelo o non sapevano riconoscere la
razza del cane?).
Inevitabilmente, alla gioia, si manifestò anche la rabbia! Ma perchè
non ci avevano chiamato???
E la rabbia si trasformò in ira quando scoprimmo che il tatuaggio
di Jack era stato nel frattempo pure "rinfrescato", visto che
chi lo aveva controllato aveva reputato che non si leggesse bene... ma allora
il volantino alla porta, le telefonate, il tatuaggio stesso non erano serviti
a nulla! Ma se non ci avessero avvertiti, Jack lo avremmo mai ritrovato?
E Jack si era pure ammalato: si era preso una bella gastroenterite e usciti
dal canile lo dovemmo portare di corsa dal veterinario per scongiurare il
peggio.
Jack si è ripreso, sta bene e il ricordo di quanto è successo
tempo fa, per fortuna sta lentamente sbiadendo. Questo resoconto vuole però
essere la nostra testimonianza di quanto purtroppo succede in certe strutture
e di quanto è necessario andare di persona a controllare gli ingressi
in canile. Perchè il nostro amico, da quella prigione, lo abbiamo
tirato fuori noi!
Andrea, Laura, Jack e Famiglia - Travacò Siccomario (PV), 15 maggio
2006
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